STORIA
In
epoca remota, in prossimità della curva a gomito, dove oggi
sale
la scalinata, sorgeva una fornace nella quale da tempo si verificavano
problemi nella cottura dei mattoni. Gli operai decisero di
raccomandarsi alla venerata immagine della Madonna custodita nella
“santella” vicina; dopo le fervide preghiere dei
casalmoresi la fornace sfornò “suonanti
quadrelli”!
Con
l’evento prodigioso il dipinto della
“santella” fu
oggetto di venerazione da un numero crescente di persone tanto da
doverlo trasportare nella Parrocchiale ma l’effigie
tornò
per ben tre volte nelle immediate vicinanze della
“santella”, posandosi su un pioppo. Il miracolo
spinse gli
abitanti di Casalmoro ad erigere il sacro tempio alla
sommità di
una collinetta artificiale. Il documento più antico in cui
si fa
menzione del Santuario risale al 1556, promotori i frati Capuccini, ed
è del 1780
(come attesta un'iscrizione in sagrestia) la posa della prima pietra
per l’intervento di riedificazione del santuario.
(Fonte Parrocchia di Casalmoro)
Il Vescovo di Mantova Mons. Antonio Poma
Preghiera
(21
novembre 1964 - Festa
della Presentazione di Maria Santissima al Tempio a conclusione della
III sessione del Concilio Vaticano II, promulgando la costituzione
conciliare « De Ecclesia »)
Madre
di Dio, Vergine Maria,
venerabile Madre della Chiesa,
a te affidiamo l’intera Chiesa
e il Concilio ecumenico.
Tu che sei chiamata con il dolce nome di
«aiuto dei vescovi»,
custodisci i pastori sacri
nello svolgimento del loro compito e sii loro vicina,
insieme ai sacerdoti, ai fratelli religiosi e ai fedeli laici,
a tutti coloro che li aiutano nel sostenere l’arduo impegno
del compito pastorale.
Tu che dallo stesso Salvatore divino, tuo Figlio,
mentre moriva sulla croce sei stata affidata
quale Madre di immensa carità al discepolo che egli amava,
ricordati del popolo cristiano che a te si affida.
Ricordati di tutti i tuoi figli;
avvalora le loro preghiere con la tua forza particolare
e la tua autorità presso Dio;
mantieni integra e solida la loro fede,
rafforza la loro speranza,
fa’ risplendere la loro carità.
Ricordati di quanti sono nella povertà,
nel bisogno, nel pericolo,
soprattutto di coloro che patiscono violenze
e che per la fede cristiana sono incarcerati.
Chiedi per essi, o Vergine Maria, la fortezza d’animo
e affretta l’atteso giorno della dovuta libertà.
Rivolgi i tuoi occhi misericordiosi ai nostri fratelli separati
e fa’ che nuovamente un giorno ci riuniamo,
tu che hai generato il Cristo,
tramite e artefice dell’unità fra Dio e gli uomini.
Tempio di luce purissima e sempre splendente,
prega il tuo unigenito Figlio,
per mezzo del quale ora siamo stati riconciliati,
affinché abbia misericordia delle nostre mancanze,
allontani ogni tipo di separazione,
ci conceda la gioia di amare i fratelli.
Affidiamo al tuo Cuore immacolato,
o Vergine Madre di Dio, tutto il genere umano;
guidalo alla conoscenza di Gesù Cristo,
unico e vero Salvatore;
allontana da lui i danni
che portano con sé i peccati
e procuragli la pace
che è verità, giustizia, libertà e
amore.
Concedi infine a tutta la Chiesa,
che celebra questo grande Sinodo ecumenico,
di poter cantare al Dio delle misericordie
un solenne inno di lode e di ringraziamento,
inno di gioia e di esultanza,
perché cose grandi ha fatto per te Colui che è
potente,
o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
(San Paolo VI)
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