La Madonna del Dosso viene
festeggiata dal paese da due secoli ogni
21 novembre
con
la
Sagra della Pollastrella.
Secondo
una prima ipotesi il nome della manifestazione verrebbe proprio
da un quadro all’interno del santuario della Madonna del
Dosso:
si tratta di una copia di fine ‘700 di un'opera del pittore
rinascimentale Tiziano Vecellio, “La presentazione di Maria
al
tempio”.
Nel quadro (ai piedi delle scalinate del tempio) viene raffigurata una
venditrice con della merce, tra cui una gallina che, secondo questa
ricostruzione, avrebbe dato il nome alla festa. La teoria del quadro
spiegherebbe anche il perché la festa patronale sia
celebrata il
21 novembre (festa liturgica della presentazione di Maria al tempio) e
non il 26 dicembre ovvero il giorno di Santo Stefano protomartire (il
vero patrono di Casalmoro).
Una seconda teoria molto più
semplice, farebbe derivare "la
festa della Pollastrella" dall'elevato consumo di carne durante il
festeggiamento, un tempo considerato un vero e proprio lusso che ci si
concedeva poche volte all’anno, nel menù tipico del
tempo: minestra con i fegatini,
pollo o cappone – i migliori, allevati e risparmiati per
l’occasione più importante dell’anno
– in genere ripieni e abbinati al cotechino con le verze,
bussolano o torta sbrisolona..
1921
IL
21 NOVEMBRE: LA FESTA PER CELEBRARE LA VERGINE
La festa del 21 novembre è accompagnata da riti che, pur non
strettamente religiosi, si ripetono da almeno due secoli, secondo
regole non scritte ma codificate in modo definitivo e trasmesse di
generazione in generazione.
La sagra coincide, nel calendario liturgico con la presentazione di
Maria al Tempio, ma segna anche un momento di incontro con parenti e
amici che, pur non abitando più in paese, fanno ritorno per
non mancare all’emozionante evento. Il
tratto caratteristico della festività è la
pratica dell’esplosione dei mortaretti: grossi tronchi conici
in metallo pesante riempiti di polvere da sparo. I primi botti vengono
esplosi il pomeriggio della vigilia (alle 16.30); ulteriori
deflagrazioni precedono le celebrazioni della giornata ed evidenziano
con forza i momenti salienti della liturgia, con una manifestazione al
limite tra sacro e profano.
Foto
storica con Giuseppe Barbieri che innesca gli spari.....
È il Gruppo Mortaristi che si occupa
della preparazione,
seguendo un processo duro e laborioso: la polvere viene pressata con
grosse e pesanti mazze, anche nelle ore notturne, secondo un antico
rito ormai radicato nella gente del paese. Sono molte, infatti, le
famiglie di Casalmoro che hanno offerto, in epoche diverse, un
mortaretto che reca incisi le data e il nome dei donatori. Tale
abitudine ha consentito di accumulare una sorta di archivio che
documenta l’immutato affetto per la Madonna del Dosso. La
presentazione della statua della Vergine al fedele è
improntata ad una grande spettacolarità, secondo il criterio
che muoveva l’antica produzione degli apparati barocchi. Da
molti decenni anche le strade del paese vengono illuminate per
accogliere festosamente la ricorrenza della Madonna del Dosso.
All’imbocco di via Valle Maria, una luminaria recante il
testo Ave Maria apre lo scenario di luci colorate che si susseguono
fino al grandioso impatto del Santuario neoclassico che si staglia nel
cielo.
Mortaretti
2021
S. Messa ore 5.30
21 nov 2021
22 nov 2021 i sacerdoti del vicariato
I mortaretti
Fuochi
d'artificio 2021
PREGHIERA PER LA PRESENTAZIONE DELLA B. V.
MARIA
Ti consacro, o Regina, la mia mente
affinché
pensi sempre all'amore che tu meriti,
la mia lingua perché ti lodi,
il mio cuore
perché ti ami.
Accetta, o Santissima
Vergine,
l'offerta che ti presenta questo
misero peccatore;
accettala ti
prego,
per quella consolazione che
sentì il tuo cuore
quando nel tempio ti donasti a Dio.
O madre di misericordia,
aiuta con la tua potente
intercessione la mia debolezza,
impetrandomi dal tuo
Gesù la perseveranza e la forza
per esserti fedele sino alla morte,
affinché, sempre servendoti in questa vita,
possa venire a lodarti in eterno nel Paradiso.